Il Tifo Murino<span class="rating-result after_title mr-filter rating-result-2613">	<span class="mr-star-rating">			    <i class="fa fa-star mr-star-full"></i>	    	    <i class="fa fa-star mr-star-full"></i>	    	    <i class="fa fa-star mr-star-full"></i>	    	    <i class="fa fa-star mr-star-full"></i>	    	    <i class="fa fa-star mr-star-full"></i>	    </span><span class="star-result">	5/5</span>			<span class="count">				(1)			</span>			</span>
Batterio del tifo

Il Tifo Murino

  • Categoria dell'articolo:Studi

Nelle aree infestate dai ratti avviene di frequente il contagio del tifo murino.

Indice:

Cos’è il Tifo Murino?

Il tifo murino è una malattia causata dalla Rickettsia typhi, un batterio intracellulare di piccole dimensioni, obbligato, aerobio. Si sviluppa principalmente nelle aree tropicali e subtropicali, dove spesso viene confuso con la dengue.

Le origini della malattia

Nonostante il tifo murino sia stato debellato a partire dagli anni cinquanta in gran parte del mondo, questo è ricomparso in alcune regioni, ad esempio le Isole Canarie, il Texas e il Giappone, ma in maniera più subdola anche nelle aree più degradate delle grandi concentrazioni urbane, proprio perché lì è più diffusa la presenza dei ratti. Nel 2011 è stato accertato un caso a Napoli.

Come avviene il contagio?

Da quanto indicato sopra è chiaro che i ratti sono dei serbatoi animali del tifo, e il canale di trasmissione è anche in questo caso la pulce, nello specifico la Xenopsylla cheopis.

Xenopsylla cheopis
Esemplare di Xenopsylla cheopis

Questa raggiunge l’uomo e lo contagia attraverso la puntura. Occorre fare attenzione alle infestazioni dei topi perché l’uomo può divenire un ospite accidentale del Rickettsia typhi: se viene attaccato dalle pulci dei ratti, si infetta con delle microlesioni da grattamento.

Accade anche che le pulci infettano l’uomo mediante le feci che depongono sulla sua pelle: quando la pulce si nutre di sangue di topo o ratto infetto, le sue feci diventano veicolo di batteri per contagiare altri animali, o l’uomo.

Talvolta il contagio si verifica anche attraverso gli escrementi essiccati dei topi infetti, per via inalatoria o congiuntivale. Trovarsi a contatto con le loro feci, quindi, potrebbe rivelarsi un pericolo.

Quali sono i sintomi del tifo murino?

L’incubazione dura per un periodo compreso tra i 6 e i 18 giorni, in media 10 giorni: il paziente in genere manifesta come primo sintomo brividi molto forti, che annunciano l’insorgenza della febbre.

Questa dura 12 giorni, ed è accompagnata da cefalea. Terminati i 12 giorni la temperatura rientra gradualmente nella norma.

Tipologie di Tifo Murino e Differenze

Esistono quattro tipi di tifo, quello epidemico (o murino), quello addominale, quello esentematico e quello itteroide; spesso le manifestazioni sono più o meno simili tra loro.

Tifo epidemico (tifo murino): le persone affette accusano febbre, cefalea intensa e spossatezza. Alcuni giorni dopo la comparsa di questi sintomi appaiono anche eruzioni cutanee, sul torace, e poi su braccia e gambe.

Il Tifo Murino dei Topi
Foto di una persona affetta da tifo

Se l’infezione in atto è grave può abbassarsi la pressione arteriosa, manifestarsi una disfunzione renale e svilupparsi cancrena e/o polmonite.

Tifo Addominale

Tifo Addominale (febbre tifoide): questa malattia infettiva ha un decorso diviso in 4 fasi, ciascuna della durata di una settimana.

Le Fasi della Malattia

1° settimana – la febbre sale lentamente, accompagnata da tosse e mal di testa

2° settimana – la febbre raggiunge i 40 °C e si aggiungono frequenti deliri e bradicardia. In alcuni casi si presentano delle chiazze rosse sul corpo.

3° settimana – in questa fase c’è un dietro front dell’infezione e i sintomi danno cenno di regredire. In alcuni soggetti potrebbero presentarsi complicanze all’intestino, ai polmoni ed al sistema nervoso.

4° settimana – a questo punto si giunge al momento della guarigione, con l’andamento in discesa della temperatura, fino a farla scomparire.

Tifo Esentimatico

Tifo Esentimatico (tifo europeo): questa è una forma molto rara di zoonosi (malattia infettiva trasmessa dagli animali all’uomo) che viene trasmessa da pulci e pidocchi infetti.

Viene curato con antibiotici a base di Doxicilina ma esiste anche un vaccino, molto diffuso nelle zone del mondo ad alto rischio.

Questa malattia è diffusa principalmente in ambienti con livelli igienico-sanitari scarsi o inesistenti. L’unica prevenzione è l’igiene.

Tifo Itteroide

Tifo Itteroide (febbre delle Antille): questa forma di malattia virale è particolarmente acuta, comportando febbre alta, nausea, dolori ai muscoli, emicrania, perdita di appetito e di peso ed è causata dal virus della Febbre Gialla.

Viene principalmente trasmessa dalle zanzare e la maggior parte dei casi verranno trattati con farmaci a base di paracetamolo. Farmaci antivirali e vaccini sono inutili.

Come si Cura?

Non esistono vaccini per il tifo murino. Tuttavia, con un adeguato intervento a base di antibiotici si riesce a guarire senza complicazioni.

antibiotici
Le terapie antibiotiche aiutano a debellare l'infezione.

Può far scoppiare un epidemia?

No, il tifo murino non assume quasi mai un andamento epidemico. Nel complesso l’incidenza di questa malattia è bassa, il tasso di mortalità pressoché assente, sebbene i pazienti anziani sono quelli più a rischio, poiché fisicamente più fragili e con difese immunitarie minori della norma.

Come prevenire il contagio?

Ultimamente, grazie proprio all’intervento di ditte professionali di derattizzazione, che si occupano della gestione, del controllo e della riduzione delle popolazioni dei ratti e delle pulci di ratto, l’incidenza è notevolmente diminuita.

Tuttavia il pericolo di contrarre questa malattia non è ancora interamente azzerato, dunque è opportuno avere delle particolari accortezze nei confronti dei roditori, per la nostra protezione personale, per i nostri cari e per i nostri animali domestici, spesso i più a rischio con malattie come questa.

Vota qui