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Topi Portatori di Peste

  • Categoria dell'articolo:Studi

Indice:

Sapevi che i roditori sono spesso vettori di malattie?

La riscontrata presenza di topi all’interno di un’abitazione o nelle immediate vicinanze di una casa o di un giardino può seminare panico e terrore, e non infondati. Oltre che responsabili di danni ai materiali, i topi sono pericolosi per la vostra igiene e salute, in quanto portatori di agenti patogeni e malattie gravi, come ad esempio la peste.

 
topo nero peste
Topo nero peste

Documentarsi sulle malattie di cui i topi sono veicoli vi aiuterà a prendere consapevolezza e ad agire prontamente nella prevenzione e nella lotta contro i roditori infestanti.

La Peste: dal 1348 ad oggi

Per la sua forza rovinosa e distruttrice, la peste è nel nostro immaginario collettivo la ‘morte nera’. Dapprima si credeva che le ondate di peste che hanno piagato l’umanità tra il XIV e il XV secolo (in cui inseriamo la tremenda Peste Nera del 1350) fossero state causate proprio dai topi: essi sono stati storicamente vittime di un vero e proprio processo, eppure di recente i ricercatori li hanno scagionati dal ruolo di untori.

Come si contrae la peste?

  • Il contagio della peste è avvenuto tra gli esseri umani…ma come è stato possibile?
 

È vero che sono i topi portatori di peste?
È stato dimostrato che i veri vettori della malattia sono i pidocchi e pulci e NON i roditori stessi, come si era creduto fino a quel momento. Tuttavia, i topi rimangono implicati nell’equazione di contagio, poiché sono a loro volta i portatori delle pulci infette (pulci dei ratti).

le pulci portano la peste
Le pulci portano la peste

Vengono dunque considerati dei portatori “indiretti” di peste ma in ogni caso, se dovessero entrare a stretto contatto con l’uomo, possono infettarlo: le pulci del ratto infetto salteranno da una vittima all’altra, contagiando tramite le proprie punture.

 

Possono Infettarsi anche gli Animali?

Purtroppo la risposta è si: gli animali ammalati di peste contraggono l’infezione allo stesso modo dell’uomo, quindi a causa del contatto ravvicinato con un topo infetto e con i suoi parassiti.

 

Quanti tipi di peste esistono?

Esistono 3 differenti tipologie di peste: la peste setticemica, la peste pneumonica e la peste bubbonica, che è la più comune tra tutte e la si può riconoscere per i “bubboni” che coprono il corpo dell’infetto (dai quali prende il nome) che la contraddistinguono.

Infatti, le altre due forme sono talmente mortali e rapide che, nella maggior parte dei casi, il corpo non fa in tempo a svilupparli. Tutte e le le pesti vengono trasmesse dalla puntura di pulci, o più raramente, dai morso dei ratti stessi.

Sintomi della peste nell’uomo

Una volta che ha fatto il suo ingresso nell’organismo, il bacillo sopravvive anche dopo essere fagocitato dai leucociti e si diffonde nei linfonodi più vicini (di solito quelli ascellari e inguinali). I linfonodi si ingrossano, venendo a formare dei bubboni, rigonfiamenti edematosi, il cui interno evolve, formando un accumulo emorragico e necrotico.

 
peste bubbonica
Uomo affetto da peste

Nei casi più gravi l’infezione si può propagare nell’organismo e dare luogo alla peste setticemica, con conseguente insufficienza cardiocircolatoria, necrosi, complicazioni renali e emorragie interne.
I sintomi frequenti, che accompagnano i bubboni, sono febbre, cefalea, nausea, vomito e forte senso di debolezza.

Sintomi della peste negli animali

  • Febbre
  • Perdita di appetito
  • Debolezza del treno posteriore con conseguente andatura incerta
  • Difficoltà respiratorie e secrezione oculo-nasale
  • Costipazione
  • Aborti spontanei
  • Emorragie interne
  • Emorragie evidenti su orecchie e fianchi
 
gatto malato
cane malato

E’ una malattia ancora diffusa?

La peste è una malattia infettiva di origine batterica tuttora diffusa in diverse parti del mondo, causata da un batterio chiamato Yersinia pestis (il batterio della peste appunto), presente in molte specie di mammiferi, ma soprattutto nei ratti, che sembrano rappresentare un serbatoio biologico dell’agente pestoso, e possono trasmetterlo attraverso le loro pulci.

Yersinia pestis
Yersinia pestis sintomi e vettori

In particolar modo gli studi hanno testimoniato che la pulce Xenopsylla cheopis, quando punge un ratto infetto per cibarsi del suo sangue, attira il batterio nel suo esofago, dove questo si moltiplica ostruendo le viscere e facendo aumentare la fame alla pulce.

La pulce, a sua volta, diventa più aggressiva. Sono molti i ratti infetti a morire per colpa di questa malattia. Ciò costringe le pulci, affamate, a cercare altri bersagli, e spesso finiscono per attaccare noi umani.

  • Opinione medica riguardo all’epidemiologia della peste

In passato è successo questo: il batterio è stato probabilmente trasmesso dai ratti neri che vivevano a contatto con gli umani, a causa di trascurate condizioni igieniche, e quando la maggior parte dei ratti in una zona sarebbero morti e raffreddati, le pulci avrebbero infettato gli umani: è appurato che tra tutti i tipi di pulci, solo la pulce del ratto è una via di trasmissione del batterio abbastanza efficiente da alimentare un’epidemia umana.

Il fenomeno di peste bubbonica oggi POTREBBE dunque ancora verificarsi: una volta che la pulce punge un uomo sano, egli deglutisce e nel frattempo rigurgita il batterio e lo trasmette nel suo sangue. C’è però da specificare che le probabilità che al giorno d’oggi si verifichi una nuova pandemia di peste sono pressoché minime.

Come Prevenire un'Epidemia?

Le epidemie di peste nera oggi sono state categorizzate nella Classe I e sono soggette al Regolamento Sanitario Internazionale, il quale prevede che tutti i casi sospetti devono essere segnalati e indagati da autorità sanitarie pubbliche e che i casi confermati siano segnalati alla World Health Organizzazione (OMS) a Ginevra, in Svizzera.
In questo modo viene contenuta la minaccia, eliminando la possibilità di una nuova epidemia come quella della peste del trecento.

Come Guarire dalla Peste?

Al giorno d’oggi curare la peste non è più impossibile come nel ‘300, grazie alla somministrazione di due antibiotici: streptomicina, tetraciclina, cloramfenicolo, gentamicina.

Yersinia pestis terapia
Ecco come si cura la peste

E’ però fondamentale riuscire a riconoscere i sintomi in tempi brevi, così da poter iniziare il trattamento antibiotico, poiché non esiste ancora un vero e proprio vaccino contro la peste. Se il paziente non viene tempestivamente trattato con gli antibiotici invece (entro le 24 ore), c’è una probabilità dell’80% che muoia in otto giorni, in caso di peste bubbonica.

L’altra forma meno diffusa (quella polmonare) invece uccide gli infetti con una percentuale del 95% con sintomi come febbre, tosse e con sangue nel muco.

La peste setticemica è di certo la meno diffusa tra le tre, con una percentuale di morte del 100%: i sintomi sono febbre altissima, macchie sulla pelle sulle tonalità del viola (causate da emorragie da coagulazione intravascolare disseminata).

  • Sei stato a contatto con un malato?

Secondo il centro di controllo e prevenzione delle malattie infettive degli Stati Uniti (il CDC) è necessario un trattamento con antibiotici anche per i soggetti entrati a contatto con un malato di peste.

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